Matto no, pericoloso sì: ecco come si ferma Kim_L'intervista di Adnkronos al Pres. Margelletti
Kim Jong-un? "Non credo sia un matto. Può esserlo per i nostri standard". Pericoloso certo sì: "Nel momento in cui sarà in grado di lanciare un missile, colpire San Francisco e fare 5 milioni di morti, allora sarà intoccabile". Parola del professor Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali ed esperto di strategie militari, che interpellato dall'AdnKronos traccia un qua
09.03.2017
Kim, pazzo o abile stratega? L'intervista di Adnkronos al Pres. Margelletti
Criminale, spietato, feroce e instabile. Tanto si è scritto del dittatore nordcoreano, Kim Jong-un. Anche se è difficile tracciarne un profilo, Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali ed esperto di strategie militari, non ha dubbi sul 'Rispettato Maresciallo Kim'. "Non credo che sia un matto - spiega all'AdnKronos - per la semplice ragione che se lo fosse avrebbe fatto l
09.03.2017
Libyan militia chief admits deal with Tripoli to stem migrant flow - The Times
A powerful Libyan militia commander and suspected trafficking kingpin has struck a deal with Tripoli to stem the flow of migrants to Europe in exchange for cars, boats and the recognition of his force as a legitimate security body.
Ahmed Dabbashi, who commands the Anas Dabbashi brigade, said that he met officials from Libya’s UN-backed government in July to discuss how to shut down people traffic
08.31.2017
Russia: tutti in Siberia (e non solo) - L'Indro
L’Oriente emigra a Occidente. Tra problemi demografici russi, piani politici di Putin e ‘matrimoni d’interesse’ con la Cina
Il migrante, per definizione, è guidato principalmente da ragioni economiche o politiche (rifugiati o richiedenti asilo), in futuro probabilmente anche da problematiche ambientali. Oggi è possibile osservare migrazioni da Paesi sovraffollati a luoghi meno occupati e con un b
08.31.2017
Isis cresce in Afghanistan e si allea con i talebani. L’analista: “Aumenta il rischio sicurezza per le truppe Usa a Kabul” - Il Fatto Quotidiano
Lo Stato Islamico si fa largo in Afghanistan. L’attacco armato alla moschea sciita Imam Zaman, a Kabul, è solo l’ultimo di una serie che ha fatto crescere, nel 2016 e nel 2017, il numero di attentati che portano la firma di Daesh. Stragi e decapitazioni ai danni della popolazione sciita, sporadiche alleanze con i Taliban e una capacità attrattiva nei confronti delle frange jihadiste più estremiste
08.27.2017
“Addestrati e armati”. I gruppi neonazisti spaventano l’Europa - La Stampa
Smantellati campi paramilitari in Germania e in Russia. I miliziani dell’ultradestra istruiti dai separatisti ucraini
La preoccupazione degli analisti e delle intelligence europee all’indomani dello scoppio del conflitto in Ucraina, nell’aprile 2014, è diventata un dato di fatto in meno di due anni. Nutrita dalla crisi economica, dal terrorismo jihadista e dalla paura per i migranti, la rete neon
08.26.2017
La Guardia costiera libica non esiste - Il Post
La forza di sicurezza che dovrebbe pattugliare 600 chilometri di costa libica e fermare i migranti è un'accozzaglia di milizie e personaggi ambigui, ed è un problema
L’8 febbraio di quest’anno nel porto della Valletta, la capitale di
08.25.2017
Terrorismo, l'esperto: Fondamentale controllare web ma è molto dura - La Presse
Intervista a Gabriele Iacovino, coordinatore degli analisti del Centro Studi Internazionali dopo gli attacchi in Catalogna
La Via del Corso di Roma come le Ramblas a Barcellona? Difficile non pensarci, all'indomani dell'attentato che ha sconvolto, assieme alla Catalogna, l'intera Europa. Gabriele Iacovino, coordinatore degli analisti del Centro Studi Internazionali (Cesi), spiega che per l'It
08.17.2017