Punteggi, droni e narrazioni digitali: la gamification sul fronte ucraino
Il 24 Ottobre 2025 il Governo dell’Ucraina ha annunciato che una delle sue unità militari, la 3rd Assault Brigade, è diventata la prima a ricevere una fornitura di droni nelle proprie posizioni di prima linea acquistata utilizzando i punti guadagnati nel Brave1 Market. Questo nuovo negozio online di equipaggiamento militare, insieme ai video-compilazione quasi quotidiani delle operazioni di combattimento pubblicati sui social media dai soldati ucraini, rappresenta un esempio evidente della crescente gamification della guerra, in cui elementi di design, sistemi meritocratici di ricompensa e principi narrativi nella dimensione virtuale vengono integrati direttamente in quella fisica del campo di battaglia.
La gamification ha visto un notevole aumento di popolarità negli ultimi anni, soprattutto nel mondo dell’e-commerce e dei social media, fino a diventare una caratteristica standard dell’interazione con numerosi prodotti digitali. In linea di principio, la gamification viene utilizzata per aumentare l’engagement degli utenti, la loro motivazione e per mantenere alta e prolungata l’attenzione su una determinata app o servizio. Si pensi a punti, badge e ricompense giornaliere offerte agli utenti per la loro partecipazione continua. Temu, uno dei più grandi rivenditori online, ha utilizzato elementi gamificati come flash sales, spin the wheel e giveaway in stile lotteria per diventare una delle principali piattaforme globali di e-commerce. La gamification è sostanzialmente un termine ombrello che descrive l’introduzione di elementi tipici dei giochi, quali competizione, ricompense, statistiche di performance, in contesti non ludici. Le Forze Armate ucraine sembrano ora voler apprendere dal successo della gamification nel settore commerciale, cercando di implementarla a supporto della propria resistenza all’aggressione russa. Questo adattamento dello sforzo bellico si articola principalmente su due fronti, ossia da un lato l’introduzione di un sistema di ricompense basato su punti per orientare il comportamento dei militari e incentivare la partecipazione, e dall’altro la proliferazione di video di combattimento prodotti dagli stessi per costruire narrazioni coinvolgenti e sostenere gli sforzi di mobilitazione e il morale pubblico.
Il Brave1 Market, lanciato nell’Aprile 2025, rappresenta invece un database online di equipaggiamenti acquistabili, principalmente droni e veicoli autonomi, che permette ai singoli operatori e alle rispettive unità di effettuare ordini utilizzando i punti accumulati attraverso i successi ottenuti in prima linea. I punti vengono assegnati dopo che i reparti inviano prove video delle loro azioni di combattimento a un centro di valutazione a Kyiv: un colpo andato a segno su un soldato vale 12 punti, un carro armato 40, mentre la distruzione di un sistema lanciarazzi multiplo può valerne 50. Questi punti vengono poi convertiti in denaro reale da spendere nel catalogo dell’equipaggiamento. L’attuale catalogo offre oltre 150 modelli di droni aerei (UAV – Unmanned Aerial Vehicle) ed equipaggiamento di guerra elettronica, al fine di integrare le capacità delle unità. La logica è semplice: più nemici distrugge una formazione, più punti ottiene e più equipaggiamento può acquistare. L’obiettivo è far sì che le innovazioni più avanzate arrivino rapidamente nelle mani delle unità più efficaci.
L’introduzione di competizioni basate sul merito è pensata per rafforzare abilità e costanza, premiando le azioni considerate desiderabili. Questo incoraggia quindi gli utenti, in questo caso i militari ucraini, a ripetere e perseguire proprio quelle azioni che vengono ricompensate. Ogni mese viene poi pubblicata una leaderboard che ordina i reparti in base al numero di colpi andati a segno e ai punti accumulati. L’introduzione di elementi competitivi gamificati in contesti non ludici è da tempo considerata un modo efficace per aumentare la motivazione dei partecipanti. I funzionari ucraini sostengono che questa componente competitiva contribuisce a mantenere alto il morale dopo quasi quattro anni di guerra logorante.
La distribuzione dei punti nel marketplace si basa sull’analisi delle prove video inviate al quartier generale di Brave1. Questo si collega direttamente a un’altra innovazione gamificata ucraina che ha acquisito crescente popolarità nel corso del conflitto: la pubblicazione sui social media di compilation delle più recenti operazioni di combattimento. Un esempio significativo è quello dei Birds of Magyar, una delle unità di droni di maggior successo. Questo reparto si posiziona spesso al primo posto nella leaderboard mensile di Brave1. Nel mese di maggio avrebbe registrato colpi su oltre 6.500 bersagli, tra cui 2.221 militari russi uccisi. Un totale equivalente a 25.000 punti, successivamente convertiti in una fornitura di 600 UAVs Baba Yaga, un tipo di drone pesante capace di trasportare carichi esplosivi molto più grandi rispetto ai droni con visuale in prima persona (FPV UAV – First Person View Unmanned Aerial Vehicle) e Mavic tradizionali.
Il successo dei Birds of Magyar nella leaderboard è accompagnato da una presenza online sempre più rilevante. L’unità prende il materiale video utilizzato per ottenere punti e lo trasforma in compilation mensili che vengono poi caricate sui social. Questi video sono diventati popolari grazie allo stile di montaggio e all’uso di elementi multimediali come grafica ed effetti sonori. Le clip, riprese principalmente da FPV UAVs, vengono unite a musica folk ed elettronica dal ritmo incalzante. I video mostrano soprattutto primissimi piani dei volti contratti e agonizzanti dei militari russi nei loro ultimi istanti, proprio mentre il drone sta per colpirli. Gli zoom sui volti dei bersagli sono sincronizzati con le pause e i beat della musica, il cui montaggio è pensato per dare un tono leggero e quasi comico ai video.
Questi video introducono un ulteriore elemento di gamification sul campo di battaglia, ossia la creazione di una narrazione. L’inserimento di una storia (personaggi, prove, momenti critici e conclusioni) come elemento gamificato è noto per aumentare motivazione e coinvolgimento in un compito. L’Ucraina cerca così di costruire una narrazione tangibile di forza e resistenza tra il caos e il carattere sfuggente della guerra. I video curati dalle unità di droni hanno un duplice effetto, per il pubblico interno rafforzano gli sforzi di reclutamento e sostengono il morale, presentando i piloti di droni come attori infallibili contro truppe russe disorganizzate, e per il pubblico internazionale attraggono supporto politico e finanziario (le Forze Armate ucraine accettano donazioni dirette tramite campagne di crowdfunding), contribuendo a sostenere in modo concreto la resilienza di Kiev.
Oltre a creare competizione, motivare le truppe e alimentare le iniziative di reclutamento, la gamification dello sforzo bellico ha un obiettivo più ampio: l’innovazione come via per la vittoria ucraina. Gamificando aspetti della propria dottrina militare, l’Ucraina spera infatti di ottenere un vantaggio sulla Federazione Russa. Un esempio riguarda la rapidità nella consegna delle armi alle prime linee. Gli ordini di armamenti tradizionali passano attraverso la complessa burocrazia degli appalti statali, un processo lento che non sempre riesce a tenere il passo con la rapidità del cambiamento tattico sul campo. I droni ordinati tramite Brave1 possono invece arrivare alle unità in prima linea in solo sei giorni. Gli FPV UAVs sono un chiaro esempio di come l’innovazione e la rapida adozione di nuove tecnologie abbiano permesso all’Ucraina di restare nel conflitto. Nei primi giorni della guerra, questi erano praticamente assenti dal campo di battaglia. Ora sono diventati un elemento fondamentale delle operazioni difensive.
Inoltre, il sistema dei punti nel Brave1 Market viene aggiornato in tempo reale dai vertici militari per adattarsi alle evoluzioni tattiche. Per esempio, gli avanzamenti russi verso Pokrovsk sono stati guidati da piccole unità di infiltrazione di 2-4 soldati incaricate di entrare nella città, stabilire posizioni avanzate e accumulare lentamente forze sufficienti per conquistare territorio. Il Brave1 Market ha risposto a questo cambiamento tattico, diverso dagli assalti meccanizzati che hanno caratterizzato i primi anni della guerra, aumentando i punti assegnati per colpire la fanteria russa e incentivando i militari ucraini a dare priorità ai soldati singoli rispetto ai veicoli. I punti per colpire unità di fanteria sono stati raddoppiati dopo gli avanzamenti russi nell’Ottobre. Anche la cattura di prigionieri di guerra (POW – Prisoner Of War) è diventata una priorità crescente. Questa flessibilità nel modificare i punteggi permette ai Comandanti non solo di comunicare nuove priorità operative, ma anche di incentivare cambiamenti comportamentali che si spera possano influenzare più rapidamente la situazione sul terreno. L’impatto pervasivo della dimensione virtuale sulla pianificazione e condotta delle operazioni assume dunque un ruolo nuovo con i processi di gamification, la cui efficacia nel teatro ucraino potrebbe promuovere emulazioni e sperimentazioni, spazianti dal supporto al reclutamento fino alla costituzione di incentivi di performance a livello tattico.