Il ritorno in pubblico di Kim Jong-un
Asia & Pacific

Il ritorno in pubblico di Kim Jong-un

By Stefano Grandi
10.11.2020

La notte del 10 ottobre a Pyongyang si è tenuta la parata militare in celebrazione del 75° anniversario dalla fondazione del Partito dei Lavoratori di Corea. Erano due anni che Pyongyang non organizzava l’evento, in virtù del dialogo diplomatico avviato con Corea del Sud e, soprattutto con gli Stati Uniti e che avrebbe dovuto portare ad una distensione dei rapporti bilaterali.

La commemorazione, dunque, è stata l’occasione per il leader nordcoreano, Kim Jong-un, di mostrarsi in pubblico, dopo le numerosi voci sul suo stato di salute, e lanciare un segnale sui possibili sviluppi dell’atteggiamento di Pyongyang nel prossimo futuro.

Da un lato il giovane leader ha manifestato la volontà di proseguire la politica di deterrenza nazionale, sottolineando la capacità delle Forze Armate nazionale non solo di rispondere ma anche di agire preventivamente per scongiurare qualsiasi minaccia diretta alla stabilità del Paese. In questo senso, sarebbero funzionali a questo messaggio sia l’esibizione di un nuovo missile balistico intercontinentale (più grande per dimensioni del Hwasong-15, ma su cui non si hanno ancora certezze circa l’effettiva possibilità di impiego) sia la promessa che i test nucleari riprenderanno in inverno, nonostante le sanzioni e le possibili critiche americane.

Tuttavia, Kim sembra aver lasciato la porta aperta per un possibile rinnovo del dialogo con l’esterno e, in particolare, con Seoul. La Corea del Sud si è ritagliata un ruolo centrale nell’avvicinamento tra Pyongyang e Washington nel corso degli ultimi due anni. La scelta di menzionare all’interno del discorso l’auspicio di riprendere i contatti con il vicino al termine della pandemia potrebbe rappresentare il tentativo del giovani leader di dimostrare la propria disponibilità a riprendere le fila del discorso interrotto dopo l’ultimo incontro con il Presidente Trump ad Hanoi, nel febbraio 2019, e riavviare le trattive per il sollevamento delle sanzioni contro il Paese.

Proprio le gravissime condizioni economiche in cui versa il Paese sono state menzionate da Kim come un fallimento personale nel garantire condizioni di vita migliori al proprio popolo. Le accorate scuse rivolte alla popolazione hanno segnato un netto cambio di immagine del giovane leader, che, assente dalla scena pubblica per presunti problemi di salute per diversi mesi, è sembrato ora voler rilanciare il rapporto speciale con la popolazione. Non è da escludere che ciò sia stato motivato dalla necessità di Kim di provare ad affermare la centralità del proprio ruolo per la stabilità del Paese, in un periodo di crisi in cui la carenza di risorse interne per lubrificare gli ingranaggi degli apparati burocratici e militari e le voci sulla precarietà dello stato di salute del leader potrebbero ridar vigore alle voci di dissenso contro il leader all’interno dello stesso establishment.

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