La protesta #EndSARS infiamma la Nigeria
Africa

La protesta #EndSARS infiamma la Nigeria

By Sara Gianesello
10.20.2020

Nelle ultime settimane, nelle principali città del Paese, migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere lo scioglimento della SARS Special Anti-Robbery Squad (SARS), l’unità speciale della Polizia incaricata di contrastare crimini come rapine, abigeato, sequestri e traffico di armi. La SARS è accusata di perpetrare violenze ed abusi di potere ai danni della popolazione civile, come arresti arbitrari, estorsione, tortura, stupri ed esecuzioni extragiudiziali. Le proteste sono iniziate lo scorso 8 ottobre e non hanno accennato a placarsi, nonostante la decisione del governo di sciogliere l’unità di polizia. Infatti, i manifestanti vorrebbero anche che i membri della SARS fossero interdetti da qualsiasi funzione pubblica e che i suoi comandanti fossero processati per i crimini commessi.

Non è la prima volta che il popolo nigeriano si scaglia contro l’unità speciale di polizia. Infatti, simili manifestazioni anti-SARS erano già occorse nel 2017, senza che il governo intervenisse. In quella occasione era nato il movimento identificato con l’abbreviazione #EndSARS, che in questi giorni è divenuto virale soprattutto su Twitter. Infatti, è proprio grazie ai social media che i giovani, principali protagonisti delle proteste in piazza, si sono organizzati, trasformando la narrativa del movimento da denuncia delle pratiche abusive della polizia a critica generalizzata della classe dirigente nazionale, dipinta come corrotta, nepotistica e incapace di combattere la piaga della disoccupazione che attanaglia oltre il 50% della forza lavoro sotto i 30 anni. A fungere da moltiplicatore di forza della rabbia popolare è stato anche il ventaglio di impatti economici e sociali della pandemia da covid-19. Infatti, il combinato di misure di mitigazione (lockdown e shutdown delle attività non strategiche) e di contrazione della domanda globale di petrolio, di cui la Nigeria è un Paese esportatore, ha colpito il comparto produttivo nazionale, innescando una crisi che ha impoverito milioni di persone. Inoltre, sempre durante le fasi più acute della pandemia, la SARS ha avuto ampi poteri discrezionali per far rispettare le misure di lockdown, aumentando il numero di reati e abusi perpetrati ai danni della popolazione.

DI fronte alla crescita della protesta #EndSARS e all’evoluzione politica dei suoi contenuti e narrative, la risposta del Governo è stata quella di usare la forza per disperdere i manifestanti, causando scontri e addirittura vittime (15 nell’ultima settimana). In un clima sempre più polarizzato, il timore della classe dirigente è la crescita del fronte di opposizione. Di conseguenza, non è da escludere che il governo ricorra alle Forze Armate per ristabilire l’ordine nel Paese e soffocare sul nascere la rivolta.

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