Definire il terrorismo per supportare la prevenzione e il contrasto alla radicalizzazione
Quali sono i termini utilizzati per descrivere il fenomeno del terrorismo? Malgrado la rilevanza globale che fenomeni come il terrorismo , l’ estremismo violento e la radicalizzazione hanno ottenuto negli ultimi decenni, una loro definizione chiara e universalmente condivisa ancora non esiste e il dibattito su quale terminologia debba essere utilizzata per identificarli è ancora aperto.
Da un lato, infatti, pur avendo un’ampiezza semantica diversa, “estremismo violento” e “terrorismo” vengono spesso utilizzati come sinonimi fuori dalla ristretta comunità di accademici, analisti e studiosi, considerati alla stregua di concetti auto-evidenti che designano automaticamente un tipo di violenza religiosamente o politicamente motivata.
La mancanza di una definizione chiara di estremismo violento e terrorismo, nonché di un quadro terminologico che contribuisca a comprendere la galassia che li compone, ha delle ripercussioni sul piano nazionale e internazionale. Qualsiasi sforzo istituzionale volto a combattere la radicalizzazione, l’estremismo violento e il terrorismo rischia infatti di essere inefficace o profondamente controverso se viene fondato su un concetto vago, ed i limiti semantici di questi termini rischiano di compromettere l’efficacia operativa dell’iniziativa istituzionale.
Per questo motivo lo scopo di questo Report è quello di approfondire il dibattito esistente sui fenomeni del terrorismo, dell’estremismo violento e della radicalizzazione con l’obiettivo di fornire alle istituzioni italiane – in primis, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – un quadro terminologico preciso e delle norme di linguaggio condivise che possano costituire il fondamento dell’azione istituzionale in ambito di prevenzione alla radicalizzazione e contrasto all’estremismo violento e al terrorismo.
