Facing contemporary terrorism: How to defend Europe
Conferenza

Facing contemporary terrorism: How to defend Europe

Dal 6 all’8 settembre 2016, il Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali parteciperà, in veste di partner, all’Economic Forum 2016, organizzato dall’Institute for Eastern Studies di Varsavia a Krynica-Zdroj (Polonia).

Il Ce.S.I. organizzerà, in particolare, un panel intitolato “Facing contemporay terrorism: How to defend Europe

PROGRAMMA

Moderatore:

  • P****rof. Andrea Margelletti
    Chairman Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali

Relatori:

  • Giacomo Stucchi
    President of the Selected Parliamentary Committee for the Intelligence and Security Services (COPASIR), Senate, Italy

  • Federico Aznar Fernàndez de Montesinos
    Commander, Analyst at The Spanish Institute for Strategic Studies, CESEDEN Ministry of Defence, Spain

  • Roberta Bonazzi
    Executive Director, European Foundation for Democracy, Belgium

  • Richard Walton
    Former London Metropolitan Police Leader, United Kingdom

  • Alexey Malashenko
    Scholar in Residence, Carnegie Moscow Center, Russia

Il pericolo terroristico in Europa è ormai caratterizzato da una dimensione del tutto nuova e peculiare, difficilmente controllabile e sempre più imprevedibile. Le attività eversive hanno assunto manifestazioni complesse, sia legate ad organizzazioni strutturate che a soggetti isolati.

Inoltre, la stessa natura degli obbiettivi è cambiata, passando dalla centralità di luoghi o personalità dall’elevato valore simbolico alla vita quotidiana dei cittadini.

La minaccia terroristica è diventata trasversale e le ideologie radicali che la alimentano hanno trovato nel disagio sociale, nell’emarginazione economica e nei dubbi identitari dei giovani europei il terreno fertile per la loro diffusione e proliferazione. La radicalizzazione viaggia su binari oscuri e insospettabili, dalle associazioni ludiche o culturali fino ai bar, alle palestre, alle carceri e ad internet.

In questo contesto la responsabilità dell’ideazione e dell’implementazione di misure di prevenzione e repressione rimane certamente in capo ai singoli Stati Membri dell’Unione Europea, ma, contestualmente, data la natura transnazionale della minaccia jihadista, cresce la necessità di condividere le buone pratiche sviluppate a livello nazionale e di armonizzare il più possibile il quadro operativo e legislativo in materia di pubblica sicurezza.

Per info e registrazione http://www.forum-ekonomiczne.pl/?lang=en

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