La Cina potrebbe costruire una base navale sull’Atlantico
Defence & Security

La Cina potrebbe costruire una base navale sull’Atlantico

By Federico Deiana
12.17.2021

Da tempo la Cina sta valutando la possibilità di costruire una base militare che si affacci sull’Oceano Atlantico. In tale ottica, secondo recenti indiscrezioni, Pechino avrebbe individuato come possibile luogo per realizzare un avamposto militare la città costiera di Bata, in Guinea Equatoriale. Per il momento si tratta di una possibilità non confermata in via ufficiale né da Pechino né da Washington. Laddove però questa ipotesi si rivelasse corretta, si tratterebbe di un evento dall’enorme portata politico-strategica nell’ottica della competizione fra Stati Uniti e Cina.

Innanzitutto, la creazione di una base militare in Guinea Equatoriale potrebbe essere inquadrata nella più ampia strategia di Pechino volta all’incremento della propria proiezione geostrategica mondiale. Negli ultimi anni la Cina ha, infatti, visto crescere in modo considerevole la propria presenza militare all’estero. Ne è un esempio l’inaugurazione nel 2017 della prima base militare estera a Gibuti, passaggio strategico fondamentale per le rotte commerciali tra Asia ed Europa. Un eventuale avamposto militare in Guinea Equatoriale costituirebbe quindi la seconda base della Cina sul continente Africano, la prima sulla sponda Atlantica.

Sarebbe poi importante capire che tipo di installazione andrebbe a realizzare la Cina. Tra il 2009 e il 2014 proprio Pechino ha compiuto diversi interventi nel porto di Bata per migliorare e ingrandire le infrastrutture esistenti. Questo potrebbe essere un segnale della volontà cinese di creare una vera e propria base in grado di ospitare uomini e soprattutto mezzi navali anche di grandi dimensioni, come i sottomarini nucleari e le portaerei. In alternativa, la Cina potrebbe limitarsi a creare un hub militare dalla funzione prevalentemente logistica. In entrambi i casi però, la creazione di una base così lontana dal territorio cinese, sebbene comporti uno sforzo logistico considerevole per Pechino, andrebbe a rappresentare un’ulteriore prova delle ormai mature capacità transoceaniche della flotta cinese.

Dal punto di vista degli Stati Uniti, invece, la creazione di una base cinese nell’oceano Atlantico andrebbe a costituire una concreta minaccia in un’area da sempre considerata relativamente sicura, almeno nella regione centro-meridionale dello stesso Atlantico. Nell’ottica del contenimento della Cina, l’indirizzo strategico americano considera infatti l’Indo-Pacifico come la regione globale più importante per la sicurezza nazionale, dove è necessario stanziare il maggior numero di risorse e mezzi. Con una base militare cinese in Guinea Equatoriale, si renderebbe dunque necessario per Washington prestare una rinnovata attenzione anche al fronte centro-meridionale dell’Atlantico, spostandovi assetti e risorse necessarie per presidiare l’area, in aggiunta a quelle che già pattugliano l’Atlantico Settentrionale. A tal riguardo, non è un caso che nell’ottobre 2021 il Segretario di Stato americano Anthony Blinken abbia incontrato il Capo di Stato della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang Nguema Mbasogo. Lo scopo della visita era presumibilmente quello di rimarcare l’importanza del rapporto con gli Stati Uniti per il piccolo Paese del Golfo di Guinea, cercando al tempo stesso di complicare i piani di Pechino.

Tuttavia, è importante sottolineare come la Cina sia sempre più influente nel continente Africano. Attualmente questa influenza è di natura prevalentemente economica. Eppure, anche dal punto di vista della sicurezza, Pechino si sta confermando come il principale partner di numerosi Stati dell’Africa. In termini più ampi, la strategia cinese sembrerebbe essere quella di sfruttare le numerose leve a propria disposizione per ottenere concessioni nella regione volte ad alterare l’equilibrio con gli Stati Uniti. Anche nel caso in cui gli americani riuscissero a impedire la costruzione della base di Pechino a Bata, è dunque presumibile che la Cina continui ad adoperarsi per creare un’installazione militare sul versante Atlantico, dati i vantaggi che potrebbe comportare l’apertura di un fronte Atlantico nella contrapposizione globale con gli Stati Uniti.

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