Gli USA riattivano il 56esimo Comando di Artiglieria
Defence & Security

Gli USA riattivano il 56esimo Comando di Artiglieria

By Federico Deiana
12.06.2021

Lo scorso novembre lo US Army ha ufficialmente riattivato il 56esimo Comando di Artiglieria, con sede operativa presso Mainz-Kastel in Germania. Si tratta di un’unità attiva in passato durante gli anni della Guerra Fredda, equipaggiata all’epoca con missili balistici a medio raggio Pershing e Pershing II con capacità di attacco nucleare. La cessazione delle sue attività fu sancita all’indomani della ratifica di Washington e Mosca del trattato INF, che proibiva il dispiegamento di sistemi missilistici nucleari a medio raggio. Nel 2019 il Presidente Trump ha annunciato il ritiro degli USA dal trattato siglato nel 1991 per via delle presunte violazioni dello stesso da parte di Mosca.

La riattivazione di tale unità presenta notevoli spunti di riflessione. Innanzitutto, nonostante il contesto Indo-Pacifico e soprattutto il contenimento della Cina rappresentino il punto focale della politica estera e di difesa degli Stati Uniti, lo schieramento del nuovo comando in Europa lascia intendere che la Russia continui a suscitare le preoccupazioni di Washington, come dimostrato in questi giorni dalla crisi ucraina. A tal riguardo, la scelta di rinforzare il contingente in Europa può essere letta anche come un segnale di sostegno verso gli alleati della NATO che nutrono timori sull’operato di Mosca. In secondo luogo, il 56esimo Comando di Artiglieria fungerà da hub logistico per gli equipaggiamenti di artiglieria di tutte le forze armate USA in Europa e Africa.

La scelta di riattivare il 56esimo Comando di Artiglieria nel continente europeo va, poi, letta nel più ampio spettro dello sviluppo della dottrina delle operazioni multi-dominio. Presso la medesima base è, infatti, presente anche la seconda Task Force per le operazioni multi-dominio delle forze armate statunitensi (MDTF), che sarà dunque affiancata proprio dal 56esimo Comando di Artiglieria. La prima Task Force dedicata a questo nuovo tipo di operazioni si trova invece di stanza presso la Joint Base Lewis-McChord nello stato di Washington e il suo focus d’azione riguarda il teatro Indo-Pacifico.

In generale, nell’ottica delle multi-domain operations, gli Stati Uniti stanno investendo ingenti risorse nello sviluppo dell’artiglieria, dai nuovi obici mobili fino ai sistemi missilistici più complessi e letali quali i missili ipersonici. Il perché di questo rinnovato interesse per l’artiglieria può essere riassunto dal concetto di long range precision fires, ovvero il progetto di sviluppo di sistemi d’arma a medio-lungo raggio e dall’elevata precisione che permettano di colpire il nemico anche da zone più distanti e sicure. Data la crescente rivalità con Cina e Russia, e soprattutto, dati i sofisticati sistemi di tipo anti-access/area-denial (A2/AD) posseduti da entrambi gli Stati, l’obiettivo americano è quello di sviluppare armi che sfruttino il coordinamento con i sistemi spaziali, elettronici e cyber per oltrepassare le difese avversarie. I sistemi attualmente in fase di progettazione e sperimentazione variano per raggio d’azione (medio-lungo) e velocità (principalmente subsonica e supersonica, ma in futuro anche ipersonica). L’obiettivo è dunque quello di arrivare a schierare una nutrita e diversificata varietà di sistemi con capacità di penetrare le bolle A2/AD avversarie, coordinando e integrando tutte le azioni di fuoco in maniera sinergica e facendo sempre più affidamento su piattaforme in grado di colpire le unità avversarie a grande distanza.

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