Covid-19: L’Africa pensa al futuro e investe in sanità
Africa

Covid-19: L’Africa pensa al futuro e investe in sanità

By Moges Andreoli
04.14.2021

Il 12 Aprile, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, parlando alla Conferenza Virtuale di Alto Livello sulla Produzione di Vaccini in Africa per la Sicurezza Sanitaria, ha annunciato che, entro il 2040, l’Africa dovrebbe riuscire a raggiungere una capacità produttiva autoctona del 60% dei vaccini per tutte le malattie e del 100% dei vaccini necessari per almeno tre morbi emergenti di origine continentale: ebola, febbre di Lassa e febbre della Rift Valley.

La pandemia di covid-19 ha dimostrato le vulnerabilità africane della capacità produttiva di vaccini e farmaci nonché delle catene di distribuzione dei prodotti sanitari. In questo senso, quasi tutti i vaccini usati nel continente africano sono importati, con solo l’1% prodotti in loco. Invertire un simile trend appare fondamentale come fattore di mitigazione delle emergenze sanitarie, come elemento di miglioramento dei sistemi sanitari continentali e, soprattutto, come pilastro per ridurre le esternalità negative riguardanti l’importazione, come testimoniato dai costi più che doppi (rispetto agli Stati Europei) sostenuti dai Paesi africani per acquistare i vaccini attualmente in commercio.

La decisione di aumentare la capacità produttiva nel campo farmaceutico e sanitario nel continente apre a significativi sviluppi economici futuri sia per i Paesi africani che per i loro partner stranieri. Ad esempio, la Francia, attraverso gli Istituti Pasteur distribuiti nell’Africa Francofona, potrebbe essere facilitata nel processo di insediamento nel mercato sanitario del continente. Parallelamente, l’intraprendenza di Cina e Russia nella distribuzione dei vaccini in Africa (Sinopharm in 13 Paesi, Sputnik V in 3 Paesi ma con prospettive di aumento) potrebbe favorire accordi e partnership più strutturati in materia di sanità. In questo contesto, l’Italia, potenza nell’industria farmaceutico-sanitaria, potrebbe inserirsi attraverso la promozione di capacity_-building_ nel continente e la creazione di partnership nello sviluppo scientifico e logistico.

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