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L’idrogeno verde: una grande opportunità per trasformare la Mauritania in un hub regionale euro-africano

L’idrogeno verde: una grande opportunità per trasformare la Mauritania in un hub regionale euro-africano

La sostenibilità del settore energetico e la ricerca di tecnologie energetiche pulite e a basse emissioni di carbonio sono alla base della strategia dell’Unione Europea sulla politica energetica, che ha come obiettivo principale la cosiddetta “neutralità” carbonica entro il 2050. L’Europa, oltre ad incrementare la produzione domestica di energia pulita, punta a diversificare il proprio paniere di importazioni, assicurandosi l’approvvigionamento di risorse energetiche “verdi”. Tra le fonti energetiche rinnovabili rientra l’idrogeno verde, definito in questo modo perché la sua produzione non causa emissioni di gas serra ed è realizzabile tramite l’elettrolisi dell’acqua, vale a dire un processo in cui la molecola H2O viene scissa in idrogeno ed ossigeno tramite corrente elettrica.
Camerun, i separatisti anglofoni rapiscono 30 donne

Camerun, i separatisti anglofoni rapiscono 30 donne

Il 20 maggio, presso il villaggio di Kedjom Keku, nella regione Northwest del Camerun, 30 donne sono state rapite dall’Ambazonia Military Council (AMC), l’organizzazione para-militare che riunisce le milizie ribelli separatiste anglofone. A sua volta, l’AMC è il braccio armato dell’Ambazonia Governing Council (AGC), formazione indipendentista che raccoglie le e frange più estremiste della popolazione camerunense di lingua inglese. Non è la prima volta che tali gruppi effettuano simili attività, a scopo di intimidazione politica e lucro. Infatti, l’ultimo sequestro è avvenuto nel settembre 2022, quando ad essere rapiti sono stati 9 religiosi cattolici nella cittadina di Nchang.

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Le implicazioni militari del danneggiamento della diga di Kakhovka

Le implicazioni militari del danneggiamento della diga di Kakhovka

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno, è stata pesantemente danneggiata la diga di Nova Kakhovka, sul fiume Dnepr, nella parte controllata dai russi dell’Oblast di Kherson. Il cedimento ha causato pesanti inondazioni e rischia di avere consistenti impatti umanitari e militari. Al momento, Russia ed Ucraina continuano ad accusarsi vicendevolmente sulla responsabilità dell’accaduto.
EAU sospendono la loro partecipazione alla task force nel Golfo

EAU sospendono la loro partecipazione alla task force nel Golfo

Lo scorso mercoledì 31 maggio, il Ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Abdullah bin Zayed al-Nahyan ha annunciato la sospensione della partecipazione dello Stato emiratino alla coalizione a guida statunitense che opera nelle aree marittime Golfo Persico e del Mar Rosso. Si tratta delle Forze Marittime Combinate (Combined Maritime Forces), una task force con sede in Bahrain e costituita dalle flotte di 38 Paesi, tra cui anche l’Italia, che si occupa principalmente di preservare e mantenere la sicurezza nell’area, con lo specifico compito di contrastare pirateria, traffico di armi e droga e terrorismo.
Si riaccende la tensione nel nord del Kosovo

Si riaccende la tensione nel nord del Kosovo

Il 26 maggio scorso, il Presidente serbo Vučić ha disposto lo stato di allerta delle Forze Armate, dispiegandole al confine con il Kosovo, in seguito ai violenti scontri tra manifestanti serbi e Polizia kosovara scoppiati nelle quattro municipalità del Kosovo settentrionale (Leposavić, Mitrovica Nord, Zubin Potok and Zvečan, tutte a maggioranza serba). Il livello e l’intensità della violenza è cresciuta esponenzialmente, fino a coinvolgere il contingente della missione NATO KFOR, giunto nelle municipalità per supportare la Polizia kosovara. Infatti, i manifestanti serbi hanno attaccato anche i militari di KFOR, ferendone ben 14, tra cui 11 italiani, in quello che può essere considerato il momento più critico nella storia recente del Paese.

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Inizia il referendum nelle regioni ucraine occupate

Venerdì 23 settembre è iniziato il referendum volto ad annettere alla Russia quattro regioni occupate dell'Ucraina - Luhansk, Donetsk, Kherson, Zaporizhzhia
23.09.2022
RTL 102.5

Intervista del Presidente Andrea Margelletti

"Putin ha bisogno di molti più uomini. Deve avvedere ad altre risorse, per questo andrà a prendere tra tutti coloro che hanno fatto il militare e che possono tornare in uniforme"
22.09.2022
Sole 24 Ore

Nucleare, in Italia oltre 100 bombe Usa. Ecco dove sono dislocate

Ci sono due basi militari italiani dove sono collocati ordigni nucleari americani: Ghedi (Bs) e Aviano (Pn). Nella prima si realizza il «Nato nuclear sharing group - spiega Andrea Margelletti, presidente del Cesi (Centro studi internazionali)
22.09.2022
La Stampa

Andrea Margelletti: “Le atomiche di Putin non sono un bluff, la guerra in Europa è sempre più vicina”

Il commento quotidiano del Presidente Andrea Margelletti frutto della collaborazione con La Stampa
22.09.2022
La Stampa

Andrea Margelletti: “Gli Stati Uniti negano a Kiev i missili a lungo raggio per evitare che i russi trasformino la missione speciale in guerra vera”

Il commento quotidiano del Presidente Andrea Margelletti frutto della collaborazione con La Stampa
16.09.2022
La Stampa

Andrea Margelletti: “Putin è in difficoltà e pensa all’atomica. Ma stavolta i suoi generali potrebbero non seguirlo”

Il commento quotidiano del Presidente Andrea Margelletti frutto della collaborazione con La Stampa
12.09.2022
La Stampa

Andrea Margelletti: “Taiwan può essere davvero la miccia di una guerra fra Stati Uniti e Cina”

Il commento quotidiano del Presidente Andrea Margelletti frutto della collaborazione con La Stampa
10.08.2022
Il Giornale

Talebani, Al Qaeda e terre rare: perché l'Afghanistan è un pericolo per l'Occidente

Ventuno anni dopo l’11 settembre, si chiude il cerchio. La giustizia americana ha le sembianze di un drone. È un’operazione chirurgica che si consuma la mattina presto. L’obiettivo è Ayman al-Zawhairi, leader carismatico e mente di un gruppo, al-Qaeda, che ha fatto la storia del terrorismo internazionale. Cosa succederà adesso? Quale futuro per l’Afghanistan? Ne abbiamo parlato con Francesca Manenti, direttore del Centro studi internazionali (Cesi)
06.08.2022
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