Traiettorie di sviluppo dei bilanci della Difesa dei Paesi BRICS
Difesa e Sicurezza

Traiettorie di sviluppo dei bilanci della Difesa dei Paesi BRICS

Di Paola Sartori e Francesco Tosato
18.02.2015

Le economie emergenti di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, caratterizzate da tassi di crescita sostenuti e un elevato potenziale, hanno portato a riunire questi Paesi sotto l’acronimo di BRICS. Eppure, nonostante la comune condizione di ascesa dal punto di vista economico che ha portato questi Paesi a mostrare un crescente interesse ad assumere posizioni maggiormente rilevanti a livello internazionale, le loro visioni divergono sia in merito alle strategie sia riguardo gli obiettivi che i singoli governi mirano a raggiungere.

La mancanza di interessi strategici comuni e la profonda diversità a livello geopolitico all’interno del gruppo BRICS si riflette nella conseguente assenza di visioni concertate a livello di politica estera e nel settore della Difesa. Ciò impedisce di poter parlare dei BRICS come di un fronte comune e coeso rispetto a tematiche complesse sia di tipo economico sia geopolitico.

Non solo mancano posizioni condivise, ma, tra alcuni di essi, si può addirittura parlare di futura rivalità potenziale in ambito militare. Inoltre, con preciso riferimento alla spese per la Difesa, un raffronto all’interno del gruppo BRICS fa emergere con chiarezza la profonda diversità in merito alle singole visioni strategiche, rendendo perciò poco utile una trattazione comune.

Alla luce di questa riflessione, il presente lavoro presenta un’analisi che, per ogni singolo Paese, esamina i dati riguardanti i budget per la Difesa nazionale e propone delle considerazioni relativamente alle traiettorie di sviluppo dei diversi strumenti militari nazionali, con uno sguardo ad eventuali e possibili prospettive di collaborazione con l’Italia. Similmente, proprio per evitare di estendere generalizzazioni che, come scritto, si limitano, invece, alla sola sfera economica, per ogni realtà nazionale vengono proposte delle conclusioni dettagliate, al fine di meglio descrivere trends e obiettivi di ciascuno Stato.

Scarica l’approfondimento dell’Osservatorio di Politica Internazionale (n. 105 – gennaio 2015)

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