L’AfCFTA Business Forum del 2023, uno sguardo sul futuro dell’Africa
Africa

L’AfCFTA Business Forum del 2023, uno sguardo sul futuro dell’Africa

Di Domitilla Catalano Gonzaga
03.05.2023

Tra il 16 ed il 19 aprile, si è tenuto a Città del Capo il Business Forum dell’African Continental Free Trade Agreement (AfCFTA). L’AfCFTA è uno dei progetti principali dell’”Agenda 2063: L’Africa che vogliamo”. Si tratta di un accordo, che ha l’obiettivo di promuovere in modo significativo il commercio intra-africano, disciplinando l’apertura delle frontiere e la creazione di un’area di libero scambio tra i Paesi aderenti. Attraverso questo accordo si intende consolidare i processi di integrazione regionale e continentale cercando di favorire un processo di crescita produttiva che permetta di integrare in maniera più efficiente l’Africa nel commercio internazionale, armonizzando i regimi doganali e tariffari e prevedendo l’abolizione dei dazi sul 97% delle merci entro il 2030.

Si stima che l’AfCFTA abbia il potenziale sia di incrementare il commercio intra-africano del 52,3%, con l’eliminazione dei dazi all’importazione, sia di raddoppiare il commercio riducendo anche le barriere non tariffarie. Secondo le previsioni l’AfCFTA permetterà dunque di espandere le dimensioni dell’economia africana di 29 trilioni di dollari entro il 2050. Inoltre, facilitando e sfruttando a pieno il potenziale commerciale del Continente si creeranno nuovi posti di lavoro e di conseguenza un aumento del reddito ed un miglioramento della vita degli africani.

Ad oggi, l’accordo riunisce 55 paesi dell’Unione africana (UA) ed 8 comunità economiche regionali. L’AfCFTA è entrata ufficialmente in vigore il 30 maggio 2019, dopo che 24 Stati membri hanno ratificato l’accordo e l’inizio delle negoziazioni nell’ambito dell’AfCFTA è avvenuto il 1º gennaio 2021. Sebbene i singoli Stati non abbiano ancora cominciato a commerciare secondo le condizioni dell’accordo, il segretariato AfCFTA, con a capo il Segretario Generale Wamkele Mene, ha sostenuto, dall’entrata in vigore del 2019, diverse iniziative volte a coinvolgere tutti gli attori per lavorare alla creazione del più grande mercato comune del mondo. Tra queste iniziative rientra per l’appunto l’'AfCFTA Business Forum, organizzato a Città del Capo questo aprile. Il Business Forum ha dunque avuto lo scopo di dare impulso ed accelerare l’implementazione dell’AfCFTA, coinvolgendo gli imprenditori africani con il fine di creare consapevolezza delle attuali opportunità commerciali e di investimento in ogni Paese africano, e creando dunque un filo conduttore tra le imprese e le opportunità di finanziamento.

L’evento tenutosi a Città del Capo rappresenta infatti la prima occasione nella quale si sono riuniti investitori strategici, il settore privato africano, istituzioni finanziarie, agenzie di promozione degli investimenti, camere di commercio, imprenditori, nonché capi di Stato e di governo e partner dell’AfCFTA. I settori maggiormente coinvolti nell’evento sono stati il settore agro-alimentare, automobilistico, farmaceutico, nonché il settore del commercio digitale, dei pagamenti e del trasporto.

Tra gli argomenti affrontati si è discusso dell’accelerazione dell’attuazione dell’AfCFTA nell’attuale contesto geo-economico; dell’industrializzazione; della promozione dell’agricoltura e della filiera agroalimentare nell’ambito dell’AfCFTA; dell’implementazione di una produzione farmaceutica locale; dell’espansione del commercio digitale e dei sistemi di pagamento; e della protezione degli investimenti.

Durante il Forum, le discussioni intraprese difatti hanno chiarito quanto il settore privato rappresenti il motore del commercio africano e quanto sia centrale il suo pieno coinvolgimento per l’attuazione dell’AfCFTA. L’accordo consente la creazione di un mercato di 1,3 miliardi di persone ed il settore privato deve prepararsi a farlo funzionare efficacemente. Ciò comporta non solo l’ampliamento delle imprese africane ma anche innovazione e creazione di posti di lavoro. Tuttavia, nonostante ci siano enormi opportunità, diverse sfide devono essere affrontate. Queste includono la mancanza di accesso ai finanziamenti, infrastrutture obsolete o insufficienti e l’alto costo del “doing business”. Per ridurre i costi delle imprese, è necessario sostenere dunque investimenti nelle infrastrutture, nell’energia e nei trasporti. Come anche promuovere le catene di valore regionali e lo sviluppo delle industrie locali per incrementare gli scambi intraregionali. Nel corso del Forum il settore privato è stato dunque esortato ad individuare opportunità di investimento nelle catene di valore, che permetterebbero di aumentare esponenzialmente il commercio intra-africano.

Dalle discussioni inoltre è emerso che molti investimenti ad oggi sono focalizzati nella costruzione delle infrastrutture fondamentali necessarie, come la fibra ottica in tutto il Continente per l’industria fintech, che rappresenta un importante facilitatore per l’espansione del mercato ed il commercio transfrontaliero. Altri strumenti operativi come il PAPSS ed altre soluzioni digitali sono in fase di sviluppo per consentire un flusso continuo di dati, capitali e servizi, ma al momento vi è una mancanza di armonizzazione delle normative, obiettivo principale del “Protocollo sul commercio digitale”, che è in fase di sviluppo.

Durante l’incontro si è anche preso atto della forte dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli ed alimentari (oltre 50 miliardi di dollari) che potrebbero essere prodotti nel Continente. A questo proposito, il Segretariato AfCFTA è stato esortato a lavorare con i Governi per mettere in atto politiche e sistemi di sostegno che incoraggino la popolazione a consumare ciò che viene prodotto localmente.

Nel complesso, questo primo Business Forum sembra aver alimentato importanti discussioni su come rafforzare l’AfCFTA, con particolare attenzione alle catene del valore, al commercio digitale e alle industrie farmaceutiche e agroalimentari. Ci si attende dunque che da queste discussioni emergeranno piani d’azione chiari da parte del Segretariato dell’AfCFTA, in accordo con i governi africani.

Tuttavia, ad oggi, permangono molte sfide, dettate da disparità nelle condizioni economiche in molti Paesi del continente e da difficoltà operative, le quali mettono a dura prova la visione dell’Unione Africana di crescere in una piena unione economica con i suoi Stati membri e con una moneta unica, una condizione necessaria per stimolare il commercio e lo sviluppo economico. Allo stesso tempo, alcuni Paesi africani, come il Ghana, vivono pesanti crisi economiche, a causa di shock esterni causati sia dalla pandemia COVID-19 che dalla guerra tra Russia e Ucraina. In questo contesto, seppur difficoltoso, appare però ancora più rilevante la creazione di un efficiente commercio intra-africano, essenziale per affrontare crisi economiche, le quali sono più che frequenti nel contesto africano, e che vengono mitigate per lo più tramite aiuti esterni.

Articoli simili