Russia, arrivano le sanzioni pro-Navalny da USA e UE
Russia e Caucaso

Russia, arrivano le sanzioni pro-Navalny da USA e UE

Di Maria Carmina Cantone
04.03.2021

Il 2 Marzo, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno annunciato l’imposizione di sanzioni economiche contro esponenti politici e società della Federazione Russa come forma di rappresaglia per il loro ruolo nell’avvelenamento e nella carcerazione del dissidente Alexey Navalny. La decisione è giunta all’indomani dello spostamento di Navalny in una colonia penale a Pokrov, una cittadina a un centinaio di chilometri da Mosca.

Le sanzioni statunitensi, le prime dell’era Biden, colpiscono i due Viceministri della Difesa, Popov e Krivoruchko, il Direttore del servizio di sicurezza ed intelligence federale (FSB) Bortnikov, sia quattordici entità coinvolte nella produzione di armi chimiche e biologiche. Inoltre, esse prevedono che vengano vietati scambi commerciali, vendita di armi e materiali tecnologici, prestiti e aiuti agroalimentari (eccetto per casi umanitari urgenti). Le sanzioni resteranno in uso per un periodo minimo di 12 mesi o fino a quando il Cremlino non muterà il proprio atteggiamento nei confronti della dissidenza interna.

Le sanzioni europee, invece, colpiscono quattro esponenti dell’oligarchia russa che afferiscono all’ambito giudiziario e penitenziario, tra i quali troviamo il capo del sistema carcerario russo Alexandr Kalashnikov. Le sanzioni impediscono l’ingresso dei quattro uomini nei Paesi dell’Unione e ne congelano i beni in Europa. Nel complesso, esse sembrano rappresentare un compromesso tra le posizioni più intransigenti dei Paesi del nord Europa e quella più conciliante della Germania.

Le sanzioni, dal punto di vista statunitense, sembrano rappresentare un cambio di rotta della nuova amministrazione Biden, che a differenza di quella precedente ha deciso di attuare una postura più dura nei confronti di Mosca. Per gli Stati Uniti, si tratta delle prime sanzioni, dai tempi della Guerra Fredda, che vengono imposte al Cremlino per delle violazioni che avvengono contro un cittadino russo sul territorio russo. Inoltre, seppure il portavoce della Casa Bianca ha sottolineato esista la possibilità che Washington applichi ulteriori sanzioni relative all’interferenza russa nelle elezioni del 2020 e all’imposizione dei russi di taglie sui soldati americani in Afghanistan.

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