La visita di Xi Jinping in Arabia Saudita
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La visita di Xi Jinping in Arabia Saudita

Di Giuseppe Dentice e Andrea Mistretta
22.12.2022

Lo scorso 7 dicembre, il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping si è recato in visita a Riyadh, in Arabia Saudita, per partecipare al primo summit Cina-Paesi arabi e al meeting Cina-Consiglio di Cooperazione del Golfo. Nel corso della due giorni di incontri, il leader cinese ha avuto colloqui con il Re Salman bin Abdulaziz e con l’erede al trono Mohammad bin Salman. A dominare l’agenda diplomatica è stato il rilancio delle relazioni economiche tra Cina e Stati del Golfo, ma particolare attenzione è stata posta anche sulle tematiche relative alla sicurezza regionale.

In particolare, l’incontro bilaterale Cina-Arabia Saudita ha visto la chiusura di oltre 30 accordi di investimento per un valore complessivo di circa 30 miliardi di dollari con un’attenzione importante per il settore energetico. L’Arabia Saudita, infatti, è il primo fornitore di petrolio della Cina con importazioni pari a circa 55 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2022. Sul tema, inoltre, al fine di favorire l’internazionalizzazione della valuta nazionale, Xi Jinping ha anche evidenziato l’intenzione di continuare ad importare petrolio e gas liquido, non solo dall’Arabia Saudita, ma anche da tutti gli altri Paesi del Golfo, purché si effettuino transazioni in yuan.

È stata inoltre raggiunta un’intesa sul rafforzamento della partnership strategica tra la Repubblica Popolare e il Regno dell’Arabia Saudita, con l’impegno a sostenere i rispettivi interessi e a difendere il principio di non interferenza negli affari interni dei due Stati. Il partenariato sino-saudita punta anche ad integrare le rispettive strategie nazionali, ossia la “Vision 2030” di Riyadh, incentrata sulla diversificazione economica ed energetica, con la “Belt and Road Initiative” sviluppata da Pechino. In questo contesto, tra i molteplici progetti di cooperazione, centrale è il China-Saudi Arabia Industrial Park, finalizzato alla realizzazione di un complesso industriale nella città portuale di Jizan, a sud-ovest dell’Arabia Saudita, che potrebbe ricoprire un ruolo strategico all’interno del progetto cinese di connettività infrastrutturale.

Da una prospettiva saudita, è evidente che gli incontri tra le due leadership non solo hanno rilanciato il partenariato bilaterale esistente, ma hanno rafforzato, soprattutto nell’opinione pubblica internazionale, una certa misperception circa un costante allontanamento del regno degli al-Saud dagli interessi occidentali, e nella fattispecie specifica dalla sfera di influenza e considerazioni strategiche (più o meno) allineate con gli Stati Uniti. Al netto però di un chiaro riorientamento di approcci e strategie saudite su una chiave multilaterale, il rapporto tra Cina e Arabia Saudita rimane tuttavia ben lontano in termini di profondità, complessità e strutture da quello che Riyadh mantiene ancora oggi con Washington.

Dal punto di vista cinese, stabilità e sicurezza dell’ampia regione mediorientale sono elementi fondamentali. Durante il vertice Cina-Paesi arabi, Xi Jinping ha infatti posto la propria enfasi sulla “Iniziativa di Sicurezza Globale”, lanciata da Pechino ad aprile scorso per promuovere un nuovo modello di sicurezza basato sui principi di non interferenza negli affari domestici e di integrità territoriale. Seguendo questa prospettiva, è stata anche sottolineata l’importanza di un sistema collettivo di sicurezza nel Golfo che dovrebbe mirare alla risoluzione delle crisi regionali e garantire la tutela dei reciproci interessi economici. Tuttavia, considerati gli attriti di lunga data tra Iran e i Paesi arabi, ci sono poche probabilità che si possa assistere alla sua realizzazione, almeno nel breve periodo.

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