In rilievo: Difesa e Sicurezza
Projecting stability to the south: the role of NATO Strategic Direction-South Hub
Projecting stability to the south: the role of NATO Strategic Direction-South Hub
Difesa e Sicurezza
Nel 2016, in occasione del Summit di Varsavia, la NATO ha adottato un nuovo approccio definito a “360°”, ovvero che guarda alle minacce provenienti da tutti i fronti e assicura una risposta mirata e su misura. Parte del rinnovato e rafforzato impegno verso il fronte meridionale è la creazione, nel febbraio 2017, del NATO Strategic Direction South Hub, centro dedicato al monitoraggio delle dinamiche securitarie in Medio Oriente, Africa Settentrionale e Subsahariana.

Nel corso degli ultimi anni, le minacce alla sicurezza dello spazio euro-atlantico si sono moltiplicate, sia in termini di tipologia e carattere della minaccia, sia in termini di direttrice geografica di provenienza. Di fatto, in virtù dell’instabilità politica e securitaria che, a partire dal 2011, caratterizza diverse aree del Mar Mediterraneo, la NATO ha intrapreso un percorso volto a comprendere, analizzare e rispondere ai rischi e alle minacce provenienti dal cosiddetto “fianco sud”. Proprio in tale ottica, nel 2017, è diventato operativo a Napoli il NATO Strategic Direction-South Hub, il cui obiettivo è quello di studiare e capire le traiettorie geopolitiche e securitarie del Mediterraneo, con uno sguardo allargato all’Africa e al Medio Oriente.

Il progetto “PROJECTING STABILITY TO THE SOUTH: THE ROLE OF NATO STRATEGIC DIRECTION-SOUTH HUB”, realizzato in collaborazione con la Public Diplomacy Division della NATO, si articola in due fasi. La prima prevede l’organizzazione di una conferenza volta a promuovere una migliore comprensione della strategia della NATO verso il fianco sud e ad aumentare la conoscenza del ruolo e delle attività del NATO Strategic Direction-South Hub. La seconda prevede la stesura di un breve report che include una breve analisi delle sfide di sicurezza nel fianco meridionale e dei possibili scenari futuri, una panoramica dei principali risultati della conferenza, e le raccomandazioni del CeSI circa possibili linee di azione future per la NATO.