Navi giapponesi intercettano con successo due missili balistici in un test
Difesa e Sicurezza

Navi giapponesi intercettano con successo due missili balistici in un test

Di Daniel Blardone
02.12.2022

Il Giappone ha intercettato con successo due missili balistici a medio raggio al largo delle Isole Hawaii in due esercitazioni congiunte con la Marina Militare americana tramite il lancio di missili imbarcati sui cacciatorpediniere giapponesi JS Haguro e JS Maya. Le due intercettazioni hanno dimostrato la validità dei sistemi di difesa aerea dei vascelli nonché le capacità antibalistiche del missile Standard Missile 3 (SM-3) Block IIA, sviluppato congiuntamente da Stati Uniti e Giappone per neutralizzare missili balistici a corto e medio raggio. Il primo test ha visto l’impiego per la prima volta di un missile SM-3 dal cacciatorpediniere JS Maya, mentre il secondo ha visto la simulazione di una difesa aerea integrata contro bersagli aerei e missilistici in cui gli intercettori del JS Haguro sono stati guidati dai dati forniti dalla seconda unità. Sviluppato da Raytheon e Mitsubishi Heavy Industries, la nuova versione del missile SM-3 è più manovrabile e dotata di una testata cinetica più performante. In un’area sempre più competitiva e volatile, caratterizzata da una sempre maggiore attività missilistica nordcoreana, l’SM-3 Block IIA permetterà ai cacciatorpediniere giapponesi dotati di sistema AEGIS di potenziare ulteriormente le difese antiaeree e antibalistiche a protezione del Paese. Anche sotto questa luce va letta la proposta al vaglio delle autorità di Tokyo di costruire due nuove unità da circa 20000 tonnellate di dislocamento basate proprio sul sistema AEGIS, in alternativa a due siti di lancio terrestri che avrebbero dovuto essere equipaggiati anch’essi con l’ultima versione dell’SM-3.

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