Cresce la componente sottomarina unmanned dell’US Navy
Difesa e Sicurezza

Cresce la componente sottomarina unmanned dell’US Navy

Di Daniel Blardone
17.11.2022

Huntington Ingalls Industries (HII) ha presentato una nuova variante del suo veicolo subacqueo senza pilota (Unmanned Underwater Vehicle – UUV) di classe media REMUS. Soprannominato REMUS 620, il nuovo drone sottomarino è stato sviluppato sulla base del progetto del REMUS 300, già selezionato dalla Marina degli Stati Uniti per il programma Lionfish Small UUV.

Con un’autonomia massima di 275 miglia nautiche (509 chilometri) e una batteria con una durata fino a 110 ore, il drone è particolarmente adatto ad operazioni di sorveglianza a lungo raggio. Inoltre, grazie ad un design modulare che permette di facilitare l’integrazione di diverse tipologie di carico utile, l’UUV è in grado di essere impiegato a sua volta come piattaforma per il rilascio e il controllo remoto di altri sistemi senza pilota. La sua modularità permetterà inoltre l’alloggio di nuove generazioni di batterie, un fattore particolarmente importante vista la limitata autonomia degli attuali UUV. La piattaforma è in grado di svolgere molteplici funzioni: contrasto alle mine navali, indagini idrografiche, raccolta di informazioni di intelligence (attività ISR – Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) e guerra elettronica. Alta anche la sua versatilità: può essere utilizzato da sottomarini, piccole imbarcazioni con o senza equipaggio, unità di linea di superficie, navi anfibie ed elicotteri.

A tal riguardo, l’US Navy ha annunciato che intende dotare la propria componente di sottomarini d’attacco di UUV lanciabili e recuperabili dai tubi lanciasiluri, una capacità che punta ad essere sviluppata a partire proprio da derivati della famiglia REMUS. L’obiettivo è quello di trasformare i propri sottomarini in piattaforme porta-droni per incrementare le capacità ISR dei battelli e dunque contribuire a costruire una underwater situational awareness sempre più completa e aggiornata, in special modo alla luce della crescente competizione nella dimensione sottomarina.

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