CeSI Update: Prosegue lo stallo diplomatico tra Stati Uniti e Cina
Xiàng

CeSI Update: Prosegue lo stallo diplomatico tra Stati Uniti e Cina

Staff
30.07.2021

Il 25 e il 26 luglio, la Vicesegretaria di Stato americana, Wendy Sherman, si è recata in visita ufficiale in Cina, a Tianjin, per incontrare il Ministro degli esteri cinese, Wang Yi, e il Viceministro degli esteri, Xie Feng. Questa tappa è stata inserita quasi all’ultimo minuto nell’itinerario condotto dalla Sherman in Estremo Oriente, che l’ha vista precedentemente in visita in Corea del Sud, in Giappone e in Mongolia. Notizie certe sulla sosta della vicesegretaria nella Repubblica Popolare Cinese non sono emerse fino alla fine di giugno, data la renitenza cinese dall’organizzare un incontro formale con il Ministro degli esteri Wang Yi. La visita della Sherman, inoltre, segna il primo incontro di alto livello svolto tra Stati Uniti e Cina in territorio cinese dall’insediamento dell’Amministrazione Biden.

Caratterizzato da toni fermi e perentori, il meeting ha messo in evidenza ancora una volta lo stallo in corso nel dialogo tra le due potenze. Le posizioni assunte dalla Sherman e da Xie durante l’incontro, infatti, hanno rispecchiato le priorità fissate dai rispettivi governi per la gestione del rapporto con la controparte, all’interno del braccio di ferro che ormai caratterizza le relazioni tra Stati Uniti e Cina.

Dal lato cinese, l’incontro è stato l’occasione per ribadire l’indisponibilità a subire pressioni da parte di Paesi terzi e di perseguire una politica estera basata sulle proprie priorità, coerentemente con l’atteggiamento a livello internazionale che la Cina sta sviluppando sotto la presidenza di Xi Jinping. Xie Feng, infatti, ha fornito agli Stati Uniti due liste le quali pongono l’attenzione su una serie di misure correttive che gli USA dovrebbero intraprendere nei confronti della Cina e una serie di preoccupazioni che Pechino registra dal suo lato. Tra le misure correttive figurano la revoca delle sanzioni imposte a leader, funzionari governativi e agenzie cinesi imposte dalla precedente amministrazione Trump e mai abolite da quella attuale di Biden. Insieme a queste ultime, inoltre, è stata avanzata la proposta di rinuncia alla richiesta di estradizione dal Canada di Meng Wanzhou, direttrice della divisione finanziaria di Huawei, conseguente al suo arresto nel 2018. Nella lista delle preoccupazioni, invece, figurano il trattamento ingiusto dei cittadini cinesi negli Usa, insieme all’avvertito aumento del sentimento anti-asiatico e anti-cinese.

Dall’altro lato, gli Stati Uniti hanno risposto ponendo l’attenzione su temi cari all’amministrazione Biden quali i diritti umani nello Xinjiang, ad Hong Kong e in Tibet, ribadendo l’intenzione della Casa Bianca di non cedere il passo su una sfera particolarmente sensibile per Pechino e sulla quale quest’ultima non si è dimostrata disposta fino ad ora a voler trattare. Wendy Sherman ha poi presentato ulteriori punti critici per la controparte cinese, quali la minaccia di Pechino a Taipei, la richiesta di ulteriori indagini riguardo l’origine del Covid nel Paese e le preoccupazioni relative ai cyberattacchi subiti.

L’inconciliabilità delle posizioni su cui le due potenze sembrano essersi arroccate risulta maggiormente evidente anche in considerazione dell’assenza di risultati significativi rispetto a temi di interesse comune, quali la questione climatica, il tema del nucleare in Iran e nella Corea del Nord. A rendere questo stallo ancora più profondo contribuisce il mancato accenno a qualsivoglia incontro tra i due capi di stato, Xi Jinping e Joe Biden.

L’esito di questo meeting pare fare eco ai risultati dei primi incontri di alto livello svoltisi appena quattro mesi fa in Alaska, i quali erano stati caratterizzati da toni perentori e affatto concilianti, a sottolineare la mancanza di disposizione alla collaborazione tra i due.

Né Pechino né Washington sembrano, infatti, al momento inclini a voler muovere un passo verso l’altra, o a fare concessioni all’una o all’altra parte, come entrambe sembrano richiedere per poter distendere nuovamente le relazioni. Al contrario, sembrano risultare ferme nelle loro condizioni e richieste, al momento senza soluzione di continuità.

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