L’intesa Etiopia-Somaliland e il ruolo dell’Egitto nella partita del Mar Rosso
Il 21 gennaio, il Presidente Abdel Fattah al-Sisi ha affermato che l’Egitto sostiene le posizioni della Somalia nella disputa sull’accordo Etiopia-Somaliland, disconoscendo non solo il valore dell’intesa, ma anche ammonendo Addis Adeba sulle ripercussioni che tale evento potrebbe sui rapporti bilaterali e, più in generale, sui rischi di instabilità che potrebbe aggiungere al quadrante tra Corno d’Africa e Mar Rosso.
Niger: la giunta militare abroga la legge relativa al traffico illecito dei migranti
Il 27 novembre, la giunta militare del Niger ha abrogato la legge relativa al traffico illecito dei migranti con un’ordinanza firmata dal Generale Abdourahamane Tchiani, Presidente del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria (CNSP). La legge era stata introdotta nel 2015, con il sostegno dell’Unione Europea, con l’intento di ridurre il flusso di migranti che arriva in Europa dall’Africa Occidentale. Nel comunicato pubblicato a seguito della decisione, il Governo ha dichiarato che questa legge era stata siglata su richiesta di potenze straniere, che hanno considerato come illecite alcune attività per natura regolari secondo le norme comunitarie, non tenendo conto degli interessi del Niger e dei suoi cittadini. Difatti, diverse associazioni della società nigerina hanno giudicato questa legge lesiva delle norme comunitarie dei Paesi membri dell’ECOWAS, in particolare per ciò che riguarda la libera circolazione delle persone nello spazio comunitario, ed hanno dichiarato che la stessa ha avuto un forte impatto sull’economia locale con centinaia di attori della filiera “costretti alla disoccupazione”, mentre i finanziamenti promessi non si sono mai concretizzati.
Giovedì 22 febbraio il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, in visita a Parigi dal Presidente Emmanuel Macron, ha dichiarato di aver sospeso la partecipazione di Yerevan all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), alleanza militare creata dalla Russia all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica. Nonostante tali dichiarazioni, non è ancora stato avviato nessun procedimento ufficiale per formalizzare la sospensione della partecipazione armena all’organizzazione, così come confermato dalla Russia e dal Segretario Generale della stessa.
Rappresenta davvero una strategia di emancipazione dalla sfera dall'influenza russa raggiungibile nel breve periodo?
Le azioni di Haftar e la partita libica
Nel corso dell’ultima settimana diversi elementi hanno riportato alla ribalta la Libia e in particolare il ruolo, non sempre manifesto, del Generale Khalifa Haftar. Per un verso, si è notata una ricerca di sponde militari e diplomatiche nei confronti della Russia, mentre contestualmente si assisteva con uno sguardo interessato agli scioperi e alle proteste, ammantate di aspetti sociali, degli operatori dei giacimenti petroliferi in Tripolitania.
Il piano Netanyahu per il post-Gaza: quali aspettative reali?
Nella notte del 23 febbraio, il Premier Benjamin Netanyahu ha presentato formalmente, durante la riunione del gabinetto di sicurezza, una proposta di piano post-conflitto per Gaza. Il documento si articola come una road map di intenzioni da dover seguire e attuare in fasi differenti in un domani quando la guerra terminerà nell’enclave palestinese.